La tecnica di arrampicata in dulfer è una tecnica inventata da Hans Johannes Emil Dülfer tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento.
Si utilizza in un terreno di gioco in cui si trovano fessure, diedri, scaglie e lame, ossia laddove non è possibile (o conveniente, dal punto di vista del risparmio energetico) affrontare la parete verticalmente, in maniera classica. Normalmente si arrampica frontalmente (es. posizione del triangolo) o lateralmente in presenza di strapiombi, ma se la roccia presenta rotture in cui è possibile salire utilizzando il solo peso nei piedi è energeticamente più vantaggioso.
Le mani vanno disposte (ad esempio in fessura) ad altezze differenti l’una dall’altra, mentre i piedi vanno fatti aderire sulla parete, spingendo su di essa, e così permettendo il bilanciamento. A volte i piedi possono anche essere usati l’uno per la spinta e l’altro per il bilanciamento, durante la progressione. Anche i piedi si trovano ad altezze diverse durante la salita, mentre le ginocchia e le gambe sono leggermente divaricate.
Come farla: dalla posizione base si spostano prima i piedi e si alzano poi le mani, muovendo per primi gli arti più lontani dalla direzione di avanzamento. A partire dalla posizione base, si spostano nell’ordine, piede sinistro/ piede destro, mano sinistra/mano destra. Nel portare in alto la mano che si muove per prima, si può andare ad incrociare, o ad avvicinare la mano successiva, prima di spostare quest’ultima.
Bisogna cercare di favorire l’ampiezza dei movimenti aumentando la distanza tra le mani ed i piedi.
La posizione del corpo in parete che permette l’uso della tecnica dulfer in sé non è comoda, ma garantisce un passaggio agevole e meno atletico di un superamento frontale senza molti appigli. Le braccia devono stare distese. Il bacino si posiziona lontano dalla parete, a differenza della classica posizione “a triangolo” in cui questo si trova introverso verso la parete.
La dulfer è la tipica tecnica da paretona di granito nello Yosemite, dove le fessure si sviluppano per lunghezze importanti:
Chi si cimenta su quelle pareti la deve saper padroneggiare bene. Tuttavia è comodo sviluppare esperienza in questa tecnica perchè anche sul caro vecchio calcare, può capitare di dover superare dei passaggi che richiedono questo stile di arrampicata.
Sestogrado – yes, we climb.