sicurezza in parete

Divario di peso tra climber

Come fare sicura al compagno quando c’è grande differenza di peso.

C’è modo di fare sicura e sicura. Alcune raccomandazioni sono sempre valide ed applicabili per mantenere un buono standard di sicurezza, tuttavia queste indicazioni appaiono ancora più fondate se si assicura un compagno che pesa 20kg più di noi.

Qualche climber, in questo caso, preferisce assicurare il compagno leggero al suolo mentre fa sicura. E’ un’opzione attuabile, anche se, secondo noi sono più i contro che i pro (forza d’arresto elevata in caso di volo del primo) e la consigliamo solo se ci si fa fare sicura da un compagno alle prime armi ed inesperto. Nella maggior parte dei casi la mobilità dell’assicuratore è un fattore determinante, per rendere dinamico il volo l’assicuratore dovrebbe accompagnare il volo e lo scorrimento della corda verso l’alto con un “salto controllato”.

Questa tecnica non è facile da spiegare in un articolo ma va collaudata con la pratica e l’esperienza.

Il divario di peso tra climber ed assicuratore accentua alcune problematiche legate alla sicurezza; ci sono tuttavia delle indicazioni, di buona norma e generalmente conosciute ma non sempre applicate, che facilitano il compito dell’assicuratore e rendono più sicura l’intera cordata:

– stare direttamente sotto al primo spit. Se il compagno vola sarete tirati verso l’alto e non contro la roccia. Stando sotto al primo spit e vicino al compagno avrete meno corda fuori, riducendo la probabilità che, in caso di volo, il compagno arrivi direttamente a terra.

– no infradito o piedi nudi! in caso di volo importante le forze in gioco saranno violente e sarete “sparati” contro la roccia. La parte del vostro corpo più interessata saranno i piedi con cui vi opporrete alla parete. Volete essere a piedi nudi?

– se il primo spit è vicino al terreno, considerate la possibilità di rimuovere la corda dal rinvio una volta che il primo ha moschettonato il 3° spit. La corda sarà più “verticale” e scorrerà meglio ed in caso di volo vi eviterà di essere proiettati contro il primo rinvio.

– quando siete a terra, prefiguratevi dove e come andreste ad impattare in caso di volo del primo e conseguente lancio in avanti dell’assicuratore. Non fatevi cogliere impreparati.

– come vieni tirato, cerca di rimanere in “asse” senza farti sbilanciare e ruotare lateralmente.

“Volare è un attimo”, sì e no. E’ vero che è un attimo, ma ci sono dei fattori che possono farvi prevedere cosa accadrà per meglio gestirlo.

Ci sono 3 tipi di volo: quello “occhio che qui volo” in cui il leader richiama l’attenzione perché su singolo impegnativo, “tieni che mi mollo” in cui il leader si lascia cadere perché non ha alternative e quello “zac!” in cui il compagno vola improvvisamente e basta.

Nei primi due tipi di volo c’è qualcosa che potete fare: comunicare. La comunicazione tra compagni di cordata fa aumentare la sicurezza, soprattutto con elevata disparità di peso. Ricordate: non sorprendete il compagno, avvertirlo se ci si trova in un passaggio al limite in cui vi rendete conto che ci sia una vuona probabilità di volare.

E nel terzo tipo di volo? conta ovviamente il vostro grado di attenzione e tutto quello che avete fatto prima per prepararvi alle conseguenze del volo del compagno, a maggior ragione se questo pesa 20kg più di voi.

 

Climb safe