Sabato 8 febbraio Mauro Magagna, cinquantacinquenne notissimo arrampicatore Veneto, fotografo, grafico e stretto collaboratore della azienda Wildclimb, è morto nella falesia veronese di Ceredo Alta precipitando da una altezza di circa 20 metri durante la calata dal monotiro appena percorso e morendo sul colpo.
Mauro Magagna.
La causa apparente dell’incidente è l’apertura del moschettone di calata, un moschettone a ghiera, che potrebbe essersi aperto come conseguenza di una serie di concomitanze di difficile realizzazione, ma possibili.
L’ipotesi è che dopo essere risalito in top rope su un moschettone di backup, Mauro, tolto il proprio moschettone, ha iniziato la calata sul moschettone di sosta. Questo deve essersi in qualche modo girato di 90 gradi con la barra apribile orientata verso l’alto e la corda a questo punto posta sopra alla barra. Un tipo di sosta, quello con due pezzi direttamente collegati ad un moschettone a ghiera ormai in disuso, ma ancora presente in alcune falesie.
E’ stato realizzato e diffuso un video da parte di amici e conoscenti, di quanto presumibilmente accaduto, in modo che possa essere utile a tutti gli arrampicatori perché una cosa del genere non possa ripetersi: