Ok, ne sentiamo e ne abbiamo sentite già abbastanza sulle pratiche da adottare in questo periodo e non ci aggiungeremo al coro. Il nostro contributo vuole essere legato al fatto che se, e diciamo se, per qualunque motivo tu voglia sanificare la tua attrezzatura da arrampicata realizzata in tessuto, poliestere, poliammide e dyneema, come corde, imbraghi, fettucce dei rinvii, ci sono alcune linee guida che ci sono state date dai costruttori per sanificare la propria corda o imbrago senza danneggiarli e quindi senza renderli pericolosi per la tua sicurezza.
Non entriamo nel merito del perché un privato utilizzatore dovrebbe procedere a sanificazione ma ci potranno essere casi per cui attrezzatura condivisa da un largo numero di persone in corsi di arrampicata, uscita con guide, o altro, possa portare alla necessità di essere sanificata da un punto di vista batteriologico.
Se ti è presa la “scimmia” del “voglio sanificare tutto quello che ho, compresa la tua attrezzatura da climber, ecco i 3 metodi consigliati da Beal e Petzl dopo diversi test su materiali e raccomandazioni dei comitati scientifici:
Metodo 1
Rispetta una quarantena di 72 ore. Lascia corda, imbrago o altro “a riposo” per 72 ore senza utilizzarli. Beal e Petzl raccomandano questo metodo, perché è quello che non danneggia il prodotto.
Metodo 2
Lava corda o imbrago in lavatrice con il Rope Cleaner o altro detergente naturale a 60° per 30 minuti, avvolgendoli dentro ad un lenzuolo. Assicurati di rimuovere dalla lavatrice qualsiasi residuo di altro detergente non naturale. Asciuga i materiali all’aria aperta e non esporli direttamente alla luce solare.
Attenzione, la temperatura di lavaggio a 60°C è una misura eccezionale. Questo metodo non rappresenta il modo comunemente consigliato di lavare fibre di poliammide, poliestere o dyneema, per cui la temperatura per un normale lavaggio non deve superare i 30°. Un lavaggio a 60°, se da un lato sanifica ed igienizza i tessuti, dall’altro non può essere ripetuto più di 10 volte nella vita di una corda o di un imbrago.
Le conseguenze riscontrate su lavaggi effettuati a 60° sono:
- corde e cordini statici in nylon si restringono/accorciano di circa il 10%
- non ci sono stati effetti di decadimento riscontrati su corde dinamiche
- imbraghi e fettucce in nylon si restringono tra 1 e 5%
- nessun effetto registrato su poliestere e dyneema
Ti ricordiamo che non devono essere utilizzati prodotti chimici su plastica e su prodotti tessili: potrebbero infatti danneggiare i materiali plastici o le fibre tessili. Gli unici prodotti testati e consigliati sono il Rope Cleaner o acqua e sapone di marsiglia.
Metodo 3
Immergi il prodotto in alcool isopropilico per un periodo tra i 30 ed i 60 secondi. Lascia asciugare il prodotto per 24 ore appendendolo in una stanza bene ventilata.
Beal dichiara che poliammide, poliestere e dyneema non subiscono danni dall’alcool utilizzato in questo modo, tuttavia suggerisce di non effettuare questo ciclo per più di 10 volte.
Ora, a fronte di quanto indicato dai produttori, il metodo che ci sentiamo di consigliare per sanificare la propria attrezzatura, se si ritiene che sia venuta in contatto con persone positive al covid19, è sicuramente il Metodo 1.
Capitolo a parte le procedure di sanificazione che dovranno adottare i negozi al dettaglio. Questi, avendo contatti con il pubblico, dovranno adottare procedure per sanificare prodotti come caschi o imbraghi, dopo che vengono provati dai clienti. Per questo tipo di procedure si sta parlando di generatore di ozono, ma ancora non sono stati dichiarati protocolli in merito e le case costruttrici non si sono ancora pronunciate sulle conseguenze di questo elemento sui tessuti con cui vengono realizzati i DPI.