I bastoncini da trekking sono un’arma vincente per superare indenni migliaia di metri di dislivello. Spesso sottovalutati o considerati attrezzo “da nonni”, i bastoncini sono un validissimo aiuto in montagna, in collina o in pianura. Permettono di distribuire il peso del corpo, senza gravare unicamente sugli arti inferiori, mantengono le braccia e spalle in movimento e la circolazione attiva in tutto il corpo. Un po’ come quando si dice che il nuoto è uno sport completo, i bastoncini da trekking fanno muovere tutto il corpo armoniosamente e migliorano l’equilibrio.
In commercio ci sono moltissimi modelli, con un range di prezzo da 20 ai 200 euro. Cosa cambia tra i vari modelli? Qual è il più adatto all’uso che intendi farne?
Camp Backcountry 3.0
Per un uso occasionale, escursioni brevi o passeggiate in stile nordic walking, dei bastoncini su una fascia prezzo bassa, in alluminio, come i Camp Backcountry 3.0 sono ottimi. Realizzati in lega d’alluminio 6061, i Backcountry 2.0 offrono resistenza, regolabilità, impugnatura in comoda gomma e laccio per legarli al polso, in modo da non perderli mai. Il puntale è in metallo duro per garantire efficienza e durata.
I modelli in alluminio, come questi, offrono resistenza e durevolezza negli anni. Il contro è il peso di qualche grammo maggiore rispetto ai bastoncini in carbonio, il non plus ultra per chi cerca leggerezza massima per attività come trail running, competizioni sportive, alpinismo e scialpinismo, in cui ogni grammo può fare la differenza. Nel caso dei Backcountry Carbon 2.0 stiamo parlando di un peso di 390 grammi per entrambi i bastoni: irrisorio per escursioni semplici o per utilizzo infrequente.
Per le escursioni più impegnative, come un trekking di più giorni o frequenza d’uso prevista di oltre una volta al mese, oppure su terreno più dissestato con rocce, ghiaioni, ghiaccio si può considerare l’acquisto di un modello intermediate. Comfort come la leggerezza del modello, la presenza di un cinturino comodo, maneggevolezza e grip dell’impugnatura, chiusura veloce per la regolazione “in corsa” oppure compattezza del modello una volta riposto nello zaino sono caratteristiche di comfort e piacere per chi cerca il meglio in assoluto.
Dopo questa breve infarinatura, scopriamo le caratteristiche che differenziano i diversi modelli.
1.Vantaggio della leggerezza
I bastoncini in carbonio sono i più leggeri, rigidi e rispondono ottimamente agli impatti. Gli svantaggi sono la minor durevolezza ed il costo più elevato. Un compromesso tra carbonio e alluminio, sono ad esempio i Camp Carbon Mix: sviluppati in alluminio nelle parti più delicate e soggette ad usura e carbonio nelle restanti, in modo da esser leggeri e al contempo durevoli. Se la tua attività all’aperto potrebbe coinvolgere sia l’escursionismo sia alcuni tratti di trail, un modello con struttura mista, come i Camp Carbon Mix potrebbe fare al caso tuo.
2.Vantaggio della regolabilità della lunghezza
I modelli base possono essere “rigidi”, ossia fissi e preimpostati in un’altezza unica. Considerato che ognuno ha un’altezza diversa, scegliere un modello regolabile significa che il bastoncino si adatterà alla tua altezza, e non viceversa. Di base, la misura ideale si ottiene quando impugnando il bastone, il tuo gomito si trova a 90 gradi. Quando affronterai pendenze diverse, potrai inoltre regolarli abbassandoli o alzandoli, in modo da usufruire dell’aiuto migliore per affrontare salita e discesa.
3.Vantaggio della compattezza
Aste e numero di sezioni fanno la differenza tra un bastoncino compatto o no. I bastoncini da trekking e alpinismo possono essere fatti in modo da esser ripiegati nel minor ingombro possibile, dentro o fuori dallo zaino tramite gli appositi laccetti.
La maggior parte delle aste sono realizzate in alluminio e offrono un buon compromesso tra leggerezza, resistenza e prezzo. Le aste in carbonio sono invece molto più leggere mantenendo al tempo stesso un alto livello di rigidità. Ma, come abbiamo detto, sono anche meno durevoli e non adatte a un fisico pesante.
I bastoncini da alpinismo e trekking sono disponibili in 1, 2 o 3 sezioni:
- mono-sezione: più rigidi e più leggeri, ma non possono essere compattati nello zaino. Es. bastoni da scialpinismo Camp Ski Track
- telescopici in 2 sezioni: la lunghezza può essere regolata e mantengono una buona rigidità. Es: Black Diamond Razor Carbon Pro
- telescopici in 3 sezioni: i più comuni. La lunghezza può essere regolata e sono compatti quando vengono ripiegati. Es: Leki Makalu Lite
- pieghevoli a Z in 3 sezioni: le sezioni sono collegate da una cordicella. Per assemblarli, la corda può essere tirata e bloccata nel punto giusto. Es: Camp Sonic Alu Evo
Da sinistra: Camp Sky Track monosezione, Black Diamond Razor Carbon Pro telescopici a 2 pezzi, Leki Makalu Lite telescopici a 3 sezioni, Camp Sonic Alu Evo pieghevoli a Z in 3 parti.
Tipologie dei sistemi di regolazione
I bastoncini telescopici utilizzano due tipi di regolazione:
- sistema a vite (o a cono): di solito presente sui bastoncini per principianti o di livello intermedio, per l’assemblaggio richiede la rotazione delle parti.
- sistema a leva: tipico dei bastoncini pieghevoli in 2 o 3 sezioni. Sono più veloci da assemblare ma anche un po’ più delicati di quelli con sistema a vite.
A sx Ferrino GTA con regolazione a vite, a dx Ferrino Ortles con sistema a leva.
Tipologie di impugnature
- In plastica/gomma: classiche, le più diffuse e le più basilari.
- In schiuma: più confortevoli ed ergonomiche, garantiscono una presa migliore, mantengono le mani più asciutte e meno disposte a soffrire di vesciche per sfregamento.
- In sughero: morbide e resistenti, offrono una gradevole sensazione al tatto, hanno un look più naturale e fanno traspirare la pelle durante l’uso.
Da sx, Camp Backcountry 2.0 con impugnatura in gomma, Leki Micro Vario Carbon con impugnatura in schiuma Aergon Thermo ultra leggera, Black Diamond Alpine Carbon Cork con impugnatura in sughero
Tipologie di cinturini
Tutti i bastoncini hanno un cinturino o laccio che va regolato in modo da essere corto, senza però stringere. La mano va infilata nel passante dal basso, in modo che, impugnando il bastoncino, venga impugnato anche il cinturino. In questo modo possiamo sfruttare i vantaggi del bastoncino da trekking in spinta (salita) e in frenata (discesa), attraverso polso e passante. Va sempre evitata una presa sull’impugnatura troppo stretta: le mani devono essere rilassate, senza sforzi. Se usati correttamente, i cinturini danno sollievo alle mani e agli avambracci e permettono di non perderli in sentieri esposti o con terreno friabile.
- Cinturino regolabile: presenti nei modelli più classici e diffusi.
- Cinturino regolabile con rivestimento in schiuma di diverse larghezze e spessori: per un comfort maggiore.
- Cinturino regolabile con sistema a rilascio (o a clip): permettono di sfilare rapidamente i bastoncini senza dover necessariamente tirare fuori la mano dal cinturino. Questo sistema si trova anche sui bastoncini da trail running e da sci, in quanto velocità ed ergonomia di movimento sono caratteristiche prioritarie.
Da sx: Grivel Trail 3 con laccio estraibile e regolabile, Leki Micro Vario Carbon con laccio regolabile e rivestito, Black Diamond Razor Carbon Pro con sistema di rilascio bloccabile per la sicurezza del lacciolo.
Accessori dei bastoncini: le tipologie di rotelle
Le rotelle hanno un diametro ridotto e servono ad evitare che i bastoncini rimangano incastrati nei terreni più vari e a galleggiare nella neve. In genere sono sostituibili e facilmente intercambiabili, ad esempio con le rotelle più grandi da usare sulla neve.
Le principali tipologie di rotelle per bastoncini del marchio Camp sono le seguenti:
Da sx: Rotella classica stretta per terreno friabile, fangoso o ghiaino, Rotella grande per galleggiare sulla neve, Rotella Dart per ghiaioni e pietraie anti incastro,
Tipologie di puntali
I bastoncini dispongono di diversi puntali sulla base del terreno cui andrai in contro e dell’attività sportiva che affronterai.
I puntali dei bastoncini più economici dispongono solitamente di puntali in acciaio: materiale resistente, durevole e adatto a trekking saltuari, ad un uso “incorretto” del bastone, quindi ad un trekker principiante o che intende usare i bastoncini per tanto tempo, fino alla loro usura. I puntali in plastica o gomma garantiscono una migliore aderenza su terreni rocciosi e fanno meno rumore, risultano meno durevoli ma più adatti in terreni come pietraie e ghiaioni: il tipico ambiente dolomitico. Le tipologie di puntali più sofisticati si trovano nei bastoncini da trail running di fascia medio alta e sono costituiti in acciaio tungsteno, duro e con trattamento antiruggine. Una volta consumati, i puntali sono spesso ricambiabili.
Da sx: Leki Makalu FX Carbon con puntale in carburo di tungsteno, Camp Backcountry 3.0 con puntale in metallo duro.