La maggior parte di alpinisti arrampica con ramponi a due punte, grazie alla stabilità che danno sul ghiaccio. Chi prova il monopunta, gode invece di una precisione eccezionale su terreno misto. Non sembra esserci una soluzione, o una scelta o l’altra. E invece la soluzione c’è: gli Alpinist Tech di Camp Cassin hanno una monopunta lunga ed una seconda punta corta che aiuta il rampone ad avere maggiore stabilità. L’Alpinist Tech non è l’unico rampone ad aver adottato questa soluzione, anche il Petzl Dart ha una punta secondaria, ma nel caso del Alpinist Tech, questa è molto prominente.
Il Petzl Dart ha punte anteriori modulabili (monopunta corta/lunga, bipunta o bipunta asimmetrica).
La monopunta è posizionata alla destra dell’alluce, non proprio centrata, con quattro denti. La punta secondaria è al di fuori del piede. Ha un profilo più piatto e largo. Il risultato è che una volta indossati si ha la sensazione che il peso sia meglio distribuito su tutta la lunghezza del rampone, ma hai ancora la mobilità di un monopunta.
Con i suoi 810 grammi, l’Alpinist Tech è uno dei ramponi in acciaio più leggeri sul mercato. Una delle caratteristiche più interessanti ereditate dal suo predecessore, l’Alpinist Pro, è che la parte anteriore e le punte frontali sono un unico pezzo. Il risultato è che il rampone è molto stabile, senza oscillazioni tra la parte anteriore ed il resto del rampone.
Questa caratteristica è sia un punto di forza, sia un punto di debolezza degli Alpinist Tech: a differenza di altri ramponi tecnici in cui le punte si possono sostituire, negli Alpinist Tech non è possibile farlo, ed in caso si dovrà sostituire la parte anteriore.