123 vie di roccia classiche e moderne in:
Civetta, Moiazza, Gruppo di Fanis, Tofane, Nuvolau, Croda da Lago, Cristallo, Pelmo, Dolomiti Zoldane, Schiara, Antelao, Marmarole.
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È difficile a volte dettare confini nei territori montani. Le Dolomiti sono un grande gruppo che interseca cime e vallate con un andamento geografico da ovest a est ma con una notevole estensione anche nel senso longitudinale. Sono state quindi prese in considerazione le zone più a est, quelle che si rifanno in genere al Cadore e alla provincia di Belluno con una puntata più a nord in Alto Adige. Le montagne di questa zona sono in genere meno addomesticate rispetto a quelle delle Dolomiti Occidentali. Il Cadore, probabilmente a causa di una più difficile situazione economica degli ultimi anni rispetto alle Dolomiti in territorio trentino, hanno il grande vantaggio di aver mantenuto maggiormente la propria wilderness, intesa questa anche in termini di rispetto delle tradizioni, architettura tradizionale locale e, non ultimo, rispetto del territorio. È proprio questo il grande vantaggio delle Dolomiti Bellunesi: l’opportunità da ora in avanti di valorizzare tutto questo patrimonio perché ancora non profondamente cambiato come avvenuto in altre aree, dove urbanizzazione e costruzione di impianti di risalita hanno reso la montagna troppo simile alla pianura in termini di antropizzazione. Questo modello purtroppo, a volte si scontra con i desideri dei valligiani ma, forse, abbandonati i vecchi schemi che vedono nell’industria dello sci l’unico riscatto della montagna, si potrà offrire ai turisti montani, quali escursionisti di vario genere, cultori dell’arte e alpinisti, una ben più valida alternativa.
• foto a colori
• schizzi di arrampicata
• attrezzatura necessaria
• descrizione per tiri di corda
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