Il Ferrino Lightec SM 1100 è un saccoletto al top di gamma nella categoria sintetici, sacchi a pelo dalla elevata termicità con dimensioni estremamente ridotte. Il Ferrino Lightec SM 1100 è ideale ideale per lunghi viaggi avventura “zaino in spalla”, trekking impegnativi o alpinismo, poichè garantisce ottime prestazioni termiche a fronte di peso e dimensioni ridotte.
- leggerissimo (solo 1100 g) e poco ingombrante (18×30 cm)
- Ottima termicità grazie alla imbottitura sintetica “HTF Compact” (temperatura minima -20°C)
- la struttura a tegole “shingle” della sua imbottitura garantisce maggiore coibenza termica a parità di ingombro
- Tessuto esterno: 100% 260T Ripstop Polyester Tessuto interno: 100% Polyester Imbottitura: 120- 60 g/m2 H.T.F. Compact
- Forma: mummia
- Comfort termico -3°C (man)
- Imbottitura con costruzione “shingle – a tegole” per una maggiore coibenza termica a parità di ingombro
- Apertura facilitata con sistema “one touch”, che consente di chiudere ed aprire il cappuccio dall’interno con una sola mano
- Cupolino parafreddo
- Lampo a 2 vie, permette di aprire il fondo del saccoletto, regolando la temperatura interna
- Coprilampo
- Sacca di compressione inclusa
Grazie alla struttura “a tegole” shingle, il Ferrino Lightec SM 1100 è un sacco a pelo estremamente caldo, ideale per lunghe avventure outdoor.
COSA C’E’ DA SAPERE NELLA SCELTA DI UN SACCOLETTO
- Temperatura massima di comfort è data dalla massima temperatura che consente di dormire ad un uomo standard senza sudare abbondantemente.
È determinata con le cerniere del sacco a pelo aperto, le braccia al di fuori ed il cappuccio aperto. - Temperatura di comfort è il valore di temperatura (riferito ad una donna standard) che riesce ad effettuare una notte intera di sonno in posizione rilassata.
- Limite inferiore di comfort definisce la temperatura minima (riferita ad un uomo standard) cui è possibile dormire in posizione rannicchiata per otto ore senza svegliarsi.
- Temperatura estrema è la temperatura minima a cui il saccoletto protegge l’utilizzatore (donna standard) dalla ipotermia. Permette di effettuare sei ore di sonno scomodo senza che la temperatura interna scenda a livello di pericolo.
Nella scelta del vostro saccoletto vi raccomandiamo di tener conto delle temperature di comfort e intermedie anche in funzione del vostro livello di preparazione atletica.
Le sensazioni di caldo e freddo sono dovute al fatto che il nostro corpo sta producendo maggiore o minore quantità di calore rispetto a quella che stiamo perdendo a vantaggio dell’ambiente circostante.
PRINCIPALI FATTORI FISIOLOGICI CHE INFLUENZANO LA SENSAZIONE DI CALDO / FREDDO
- Metabolismo: dormendo una persona genera 75/100 Watts di calore, in funzione di diversi fattori quali l’età, il sesso, il peso, l’abitudine e le condizioni psicofisiche.
- Peso: una persona in sovrappeso è solita avere un metabolismo più lento.
In genere mangia più di quanto consumi.
Quando intraprendiamo un’impresa alpinistica spesso assumiamo meno calorie di quante se ne consumino.
Le persone in sovrappeso saranno in grado di attingere energia dalle loro riserve grasse e inoltre dispongono di un isolamento naturale superiore alle persone magre. - Età: il metabolismo è collegato all’età. Una persona anziana genera meno calore e pertanto avverte il freddo prima di una persona giovane.
- Sesso: le donne sentono il freddo in genere più degli uomini tanto che il valore standard di comfort per la donna è di 5°C più elevato di quello dell’uomo.
- Abitudine: buona parte degli abitanti del mondo occidentale vive in case dotate di riscaldamento centralizzato, lavora in uffici con l’aria condizionata e si sposta solo all’interno di autovetture climatizzate. Questo stile di vita riduce l’abitudine del corpo alla sopportazione del freddo.
- Esperienza: l’esperienza e la familiarità con l’attrezzatura con cui si dormirà all’aperto aiutano ad ottenere da queste le massime prestazioni. Un principiante avvertirà generalmente un maggiore disagio e più freddo di una persona esperta.
- Forma Fisica: se conduciamo una vita sedentaria e ci sottoponiamo ad una escursione faticosa avvertiremo subito la fatica. La spossatezza riduce la produzione di calore e questo comporta sensazione di freddo.
1870 Tutto inizia in un negozio di vernici, a Torino. Cesare Ferrino ha un’intuizione rivoluzionaria: impermeabilizzare i tessuti. Il successo è immediato, in tutta italia. Dal tessuto alla manifattura le prime tende in dotazione a esploratori e alpinisti, poi gli anni dell’alpinismo leggendario, nel 1994 l’installazione sul Monte Rosa a 3585 del HighLab, un laboratorio permanente in alta quota nel rifugio Quintino Sella, per le prove di nuovi materiali e prototipi. Ferrino è un punto di riferimento per le grandi avventure outdoor, nel 1870 come oggi.
Caterina –
Acquistato principalmente per dormire in bivacco, durante escursioni in Appennino nel periodo invernale. Ferrino è una garanzia. Materiale di ottima fattura, piacevole al tatto, offre la robustezza di un sacco in sintetico con un peso piuttosto contenuto, poco superiore ai sacchi in piuma, che però richiedono un esborso molto più elevato e manutenzione più accurata. Testato a fine gennaio a 900 metri, con 50 cm di neve e temperature di qualche grado sotto lo zero, quindi in condizioni limite per suddetto sacco a pelo. Mi ha permesso di riposare proteggendomi dal freddo pungente, promosso a pieni voti!
Rapporto prezzo/peso/temperatura al top per il mio utilizzo.
Ovviamente non è né un sacco a pelo per temperature estreme né molto adatto per un utilizzo estivo in climi caldi/temperati, in questi casi meglio puntare ad altri prodotti.
DaF –
Usato per due notti in Perù in quota con temperatura vicino allo zero. Il sacco a pelo è caldo e comodo. Ho dormito con solo una maglietta e non ho avuto problemi. Consiglio un sacco lenzuolo di cotone per un maggior comfort ma non è indispensabile