Il 24 agosto 2016 prima, il 30 ottobre poi, inframezzati e seguiti da una incredibile e tragica scia di eventi minori, un terribile sisma si è abbattuto sul territorio nel sud Marche, a cavallo con Lazio, Umbria e Abruzzo. Le amate alte terre dei Sibillini ne sono state sconvolte, innanzitutto per il tragico carico di vite umane perse, ma anche per lo sconvolgimento di città, paesi e frazioni che ne è derivato, con conseguenze che – specialmente nell’ascolano – si faranno avvertire forse per decenni.
Anche pareti e falesie ne hanno pesantemente risentito. Intere vie in montagna sono scomparse, inghiottite da crolli giganteschi; alcuni siti sono rimasti sconvolti (come non pensare a Forca Canapine) e ci hanno costretti ad un lungo lavoro di rivisitazione, non ancora concluso. Auspichiamo che anche la presente guida possa dare il suo piccolo contributo a una ripresa del nostro territorio che, prima ancora che economica, deve essere umana e sociale.
Ma questa nuova edizione di Calcare di Marca si distingue dalla precedente anche per il meticoloso e accurato lavoro sulle vecchie storiche falesie e sulle ghiotte novità emerse negli ultimi cinque anni, grazie a un fermento verticale incredibile (specialmente a Frasassi e dintorni) e a un rinnovato impegno di vecchi e nuovi chiodatori (attivissimi questi ultimi nell’Urbinate); con uno sguardo in più al sud, a cavallo fra Marche e Abruzzo, in un territorio di rara bellezza naturalistica e ambientale.
Marco Nardi. Classe ’58, ascolano docente di diritto, sposato con Isabella (allenatrice anche lei di arrampicata) e papà di Miryam e Andrea (Campione Italiano giovanile e a lungo nella nazionale Juniores), è da sempre appassionato di montagna; ha ripetuto i più famosi itinerari alpinistici in Centro Italia, in Dolomiti, sul Bianco, in Val di Mello e nel Nord Europa, allargando poi i suoi orizzonti ideando e conducendo spedizioni extraeuropee in Caucaso, Africa, Australia, Pamir e Karakorum, fino alla salita senza ossigeno degli 8030 metri della Rocky Summit sul Broad Peak. Ha aperto più di 300 vie in falesia e oltre 50 itinerari alpinistici classici e moderni in montagna, quasi sempre in solitaria. Istruttore Nazionale di arrampicata libera del CAI, istruttore di II livello Opes, è da tre decenni impegnato come Allenatore e Tracciatore nel settore giovanile della F.A.S.I. in Centro Italia. Campione Regionale Assoluto Marche nel 2005, nel 2014 e nel 2018 (a 60 anni!), ha vinto il titolo italiano Master nel 2017 a Cantalupa (Torino). Nel ’92 ha fondato la storica associazione delle Anime Verticali e da allora ha promosso la costruzione di tutte le palestre indoor del sud Marche e nord Abruzzo, inclusa l’ultima, la Blue Rock, una delle strutture di riferimento in Centro Italia. Ama insegnare l’arrampicata nelle scuole e fra i giovanissimi. È stato anche autore della guida “Piceno Verticale” e di “Calcare di Marca”. Recentemente si è fatto promotore del CAI Val Vibrata, della cui sottosezione ha la reggenza.
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