Tra le varie situazioni che si possono trovare in falesia per cui è richiesta la padronanza di una manovra, quella più frequente, probabile e quindi assolutamente da saper fare è la “manovra dell’anello chiuso” o “la manovra”, come viene spesso chiamata proprio per la sua diffusione e probabilità di utilizzo (in ogni area di Italia ha il suo nomignolo, qui in Veneto, sui collo Euganei, viene chiamata “il pollo”, non chiedeteci perchè).
La manovra è appunto la manovra di corda che si deve fare per calarsi da una sosta quando questa presenta un anello chiuso o un moschettone ossidato che non riuscite ad aprire, quindi non riuscite a moschettonarci la corda, e si compie in questo modo:
1 – arrivati in sosta, senza esitare e farsi cogliere dalla sorpresa, rinviare con un proprio rinvio su uno dei due spit componenti la sosta e passarci la corda. Così vi siete messi subito al riparo da brutti e lunghi voli sotto al rinvio sottostante.
2 – farsi bloccare dal compagno
3 – in questa fase, come in altre, è importante comunicare con il vostro partner, risparmiandoli dubbi e domande urlate da terra una volta che vi vedrà “armeggiare” e temporeggiare sulla sosta, dicendogli che state facendo la manovra e di prestare attenzione.
4 – realizzare una longe con una “catena” di rinvii. Agganciare 2/3 rinvii all’anello di servizio fino ad uno dei due spit della sosta e sedersi. E’ importante rimanere seduti con la longe di rinvii in tensione, senza muoversi verso la sosta, in questo modo si eviterà di far fare un gioco pericoloso ai moschettoni dei rinvii, che in casi rari ed estremi, se sollecitati gli uni contro gli altri, potrebbero portare ad apertura della leva.
5 – una volta “insostati”, comunicare con il compagno per dirgli che si è assicurati alla sosta e che ci può e ci deve dare corda.
6 – prendere la corda fuori dal rinvio e farne passare un’asola attraverso l’anello chiuso (c.a. 50cm)
7 – effettuare un nodo ad otto, collegarlo tramite moschettone ad anello di servizio dell’imbrago.
8 – sciogliere nodo originario e far passare ramo di corda nell’anello chiuso. In questo modo la vostra corda ora passa correttamente attraverso l’anello di catena.
9 – per non lasciare un ramo a penzoloni, effettuare un nodo bulino semplice all’imbrago (servirà a non avere corda tra i piedi e come nodo di sicurezza)
10 – rimuovere il rinvio che si era posizionato inizialmente
11 – farsi bloccare dal compagno
12 – rimuovere longe e farsi calare
Ora, alcune considerazioni e casi particolari:
– la manovra in sè non è difficile da compiere e non richiede l’utilizzo di nodi/tecniche particolari, tuttavia come tutte le manovre richiede massima attenzione nei passaggi, una verifica finale prima di farsi calare
– provate la manovra “a secco”, cioè a terra, più volte prima di farla in “real time” per la prima volta in assoluto in una sosta
– comunicate con il compagno, in modo essenziale, ma fatelo. Ditegli quando bloccare, quando siete assicurati e vi deve dare “tanta” corda per fare l’asola e quando vi deve bloccare di nuovo.
Casi particolari:
– arrivate in sosta e non avete un moschettone: dopo esservi assicurati, etc. prendete un rinvio, sfilategli i due moschettoni a leva ed agganciateli in modo che abbiano le leve contrapposte all’anello ventrale ed all’asola del nuovo nodo (non c’è bisogno di sfilare anche la fettuccia dal secondo moschettone, vedi sotto). Due moschettoni con le leve contrapposte, secondo l’UIAA, forniscono la stessa sicurezza di un moschettone a ghiera.
– arrivate in sosta ed avete una longe da utilizzare al posto della catena di rinvii: bene, ci sono climber più attrezzati di altri. Scalare, soprattutto in falesie che non si conoscono, con attrezzatura extra, come una longe con anello di fettuccia e moschettone, in certi casi aiuta e semplifica la vita.
– arrivate in sosta ed avete un solo rinvio: agganciatelo ad uno degli spit e fatevi calare, tornerete dopo e con più materiale con voi per fare la manovra.
– arrivate in sosta e non avete più rinvii, moschettoni o maglie rapide: male, dovete sempre calcolare il numero di rinvii necessario per affrontare una via, contando i punti di ancoraggio catena compresa (qui non vi diciamo cosa fare, dovete essere voi a valutare la situazione, anche se alla fine si tratterà di tornare sui propri passi).
Infine, può sembrare superfluo ma: non cercate di effettuare il passaggio della corda nell’anello chiuso senza compiere la manovra e sfilandola semplicemente dall’imbrago. Anche se assicurati alla sosta con longe, una volta sfilata la corda dall’imbrago questa, molto probabilmente, vi scivolerà e finirà a terra, visto il peso che ha acquisito con decine di metri di distanza tra voi e l’assicuratore e voi vi troverete appollaiati in sosta, necessitanti di angelo salvatore.
Climb safe