Falso rinvio? Perché, ce ne è uno falso ed uno vero?
Per chi non ne avesse mai sentito parlare, l’impiego del falso rinvio sulle vie multipitch è di vitale importanza per garantire la sicurezza della cordata e consiste in:
- Applicazione di un rinvio ad uno dei due punti di ancoraggio della sosta, su cui il primo di cordata, deve aver rinviato prima di partire dalla sosta.
Si chiama “falso rinvio” semplicemente perché è una rinviata che viene applicata non al primo spit della via, ma direttamente alla sosta ed il suo impiego è categorico per la sicurezza della cordata.
Immaginate quanto segue:
La cordata è in sosta e uno dei due climber si accinge a partire. Il primo spit è a più di 2 metri dalla sosta ed il primo di cordata non ha passato la corda nel falso rinvio. Se il primo di cordata vola ancora prima di raggiungere e moschettonare lo spit, esercita la forza del volo direttamente sul suo assicuratore, senza punti di ancoraggio intermedi. Se l’assicuratore sta facendo sicura con dispositivo ventrale, è stato rilevato come la trattenuta del compagno senza falso rinvio sia estremamente difficoltosa, se non impossibile, in quanto si svolge con fattore di caduta estremamente severo.
Anche nel caso in cui il compagno riuscisse a trattenere il volo, per una caduta da un’altezza di 2 metri sopra la sosta, si sono misurati fino a 6 metri di scorrimento di corda nel secchiello, il che equivale ad un volo per il primo di cordata di 10 metri.
E’ fondamentale quindi utilizzare sempre il falso rinvio, per rendere possibile la eventuale trattenuta della caduta, e poi, per ridurre al minimo lo shock applicato alla sosta in caso di volo, sarebbe più che opportuno posizionare il primo rinvio prima possibile. Ciò è fattibile ovviamente su cascate di ghiaccio o in caso di posizionamento di protezioni trad. In una via a spit, la distanza del primo rinvio è quella che è, e non lo si può “avvicinare” a piacimento. E’ in ogni caso più che consigliabile utilizzare il falso rinvio sulla sosta.
Climb safe