Partiamo da un semplice presupposto: tutto inizia con un buon nodo. Legare la corda all’imbrago è la prima cosa che si impara quando si inizia ad arrampicare e, seppur banale da compiere, è la manovra alpinistica che più può incidere sulla nostra sicurezza. In passato abbiamo parlato di come la “non chiusura del nodo” abbia dato luogo ad incidenti anche e soprattutto tra climber esperti, ne abbiamo parlato qui.
Oggi non trattiamo di nodi nello specifico ma prendiamo in considerazione alcuni aspetti legati al modo in cui ci si deve o dovrebbe legare all’imbrago con la corda, es: far passare la corda sui due passanti dell’imbrago o sull’anello di servizio? perchè ci sono climber che si assicurano sull’anello direttamente con un moschettone? ho visto climber far passare un moschettone sui due passanti dell’imbrago e collegarlo alla corda, etc.
1 perchè la corda si deve far passare per i due passanti dell’imbrago e non per l’anello di servizio
La corda, soprattutto quando si arrampica da primi, deve essere sempre fatta passare per i due passanti dell’imbrago e non per l’anello di servizio, questo non perchè l’anello di servizio non sia in grado di trattenere la trazione in caso di volo, la sua tenuta infatti è abbondantemente al di sopra delle forze in gioco, ma per i seguenti motivi:
– il fatto che la corda passi per i due passanti, uno collocato in prossimità della cintura ventrale ed uno in prossimità dei cosciali fa si che la forza d’arresto esercitata sull’imbrago e quindi sul vostro corpo in caso di volo si distribuisca su due assi (ventrale e dei cosciali) invece che su un’unica direzione come accadrebbe se la corda fosse legata all’anello di servizio. In caso di caduta, la forza d’arresto viene scaricata anche sui cosciali, facendo subire meno forza all’asse ventrale.
– quando si vola da primi la corda effettua una rotazione nei punti di passaggio. Quando siamo primi sopra al rinvio abbiamo la parte dell’asola del nodo verso l’alto ed il ramo di corda verso il basso, quando si vola questa posizione si “ribalta” ed il ramo di corda, una volta arrestato il volo, si trova verso l’alto. Questa rotazione del nodo determina un attrito che è meglio che si verifichi in due punti, piuttosto che in uno solo.
– l’assicurazione all’anello di servizio ne impedisce la rotazione, per cui, una volta legata la corda, gli attriti derivanti dalla corda stessa e dell’anello nei passanti, si verificano sempre negli stessi punti, andando alla lunga a logorare il tessuto di quelle parti.
– ridondanza: sì, l’anello di servizio tiene abbondantemente le forze che entrano in gioco, ma “due is meglio che one”.
Corda collegata ai due passanti dell’imbrago con nodo bulino ripassato.
2 con la corda dall’alto ci si può assicurare all’anello ventrale
Seppur sia sempre consigliabile far passare la corda nei due passanti dell’imbrago, nell’arrampicata in toprope ci si può assicurare all’anello ventrale per i seguenti motivi:
– le forze in gioco in un “volo” da secondi sono molto inferiori a quelle che si generano in un volo da primi. In un volo nell’arrampicata da primi si genera mediamente una forza d’arresto intorno agli 800kg (mediamente: incidono altri fattori legati alla dinamicità del volo e di chi ti fa sicura, fattore di caduta a seconda di quanti di metri di corda ci sono fuori, etc.), nell’arrampicata in toprope, anche se chi vi sta facendo sicura tenesse fuori troppa corda, comunque subireste una forza d’arresto estremamente bassa, che non si avvicina minimamente al limite dell’anello di servizio del vostro imbrago.
– nell’arrampicata in toprope ed in un potenziale “volo”, se così si può chiamare cadendo da secondi, l’anello dell’imbrago è trazionato sempre ed in un unico senso, è tirato cioè verso l’alto, non effettua nessuna rotazione e non si sviluppano gli attriti del volo da primo intorno ai passanti.
Tuttavia ci sono alcuni aspetti da tenere conto nell’assicurarsi all’anello ventrale con corda dall’alto:
– è meglio assicurarsi alla corda tramite un moschettone, in questo caso si riducono gli attriti corda/anello, entrambi fatti di tessuto.
– proprio perchè è consigliabile legarsi attraverso un moschettone, è possibile che questo, impattando o strisciando contro la roccia mentre arrampicate, si apra. Per questo motivo, come applicato alle corde dall’alto già attrezzate nelle palestre di arrampicata indoor, è consigliabile utilizzare un moschettone autobloccante twistlock, meglio se a 3 movimenti.
Legatura all’imbrago con bulino ripassato nei due passanti e legatura all’anello di servizio ventrale tramite moschettone autobloccante twistlock a 3 movimenti Camp Atom 3Lock.
Infine una nota di costume: talvolta sarà capitato di assistere a climber che si assicurano con corda dall’alto, su moschettone, non applicato all’anello di servizio, ma ai due passanti, come si deve fare con la corda quando ci si assicura per progredire da primi. Questa appare come una inutile se non eccessiva cautela, arrampicando dall’alto infatti non si sviluppa alcuna rotazione del moschettone sull’anello che viene trazionato solo sull’asse verticale, le forze d’arresto sono talmente basse che, essere “trazionati” su un unico punto dell’imbrago invece che sui due passanti, non determina alcuna differenza. Per chi sceglie di arrampicare con corda dall’alto e con moschettone collegato all’anello di servizio, l’unica premura dovrebbe essere quella di utilizzare un moschettone che non possa accidentalmente aprirsi attraverso attriti o pressione, come già detto quindi un autobloccante con sicura.
Climb safe