sicura dinamica

L’arte di fare sicura dinamica

Tieni corto, tieni lungo, occhio!, preparati, insomma, fai questa ca… di sicura!

La sicura perfetta non esiste o meglio esiste, ma non combacia quasi mai con i nostri sogni e le nostre aspirazioni. Quello di fare sicura è, se così si può dire, un’arte, in cui si deve miscelare la scorrevolezza della corda, la prontezza in caso di volo, il calcolo di quanta corda dare in funzione di strapiombo/placca/cengia sotto i piedi, etc.

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La priorità assoluta è, ovviamente, bloccare in caso di volo. Tuttavia, se guardare e bloccare sono le responsabilità primarie, quella della sicura morbida viene subito dopo. Una sicura che ti blocca, ma in modo troppo rigido, ti salva la vita ma può procurarti lesioni, traumi a spalle o caviglie. Se il tuo assicuratore tiene troppo poca corda fuori, ed al momento del tuo volo, si “impianta” come una incudine a terra, il primo non farà in tempo a “cadere” nel vuoto, sulla sua verticale, ma farà un “effetto compasso”, andrà a disegnare una sorta di semicerchio nella traiettoria, che lo farà impattare duramente contro la roccia sottostante.

Delle volte gli assicuratori vengono incolpati ingiustamente per il modo in cui fanno sicura ma la maggior parte degli scalatori concorda sull’importanza di una sicura morbida, ecco alcuni suggerimenti su come fare una buona sicura dinamica in caso di volo:

1 Bilancia i rischi. Le sicure dinamiche sono le migliori quando lo scalatore è in alto rispetto al suolo. Una sicura morbida allunga una caduta, se il compagno può colpire una sporgenza accorcia il volo piuttosto che allungarlo.

2 No scorrimento. Fai uscire fuori solo la corda necessaria e non farne scorrere di più al momento del volo. Fai un buon controllo della corda con la mano lato frenante. I guanti possono aiutare.

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3 Sii pronto a muoverti. Stai dritto e preparati ad essere tirato verso la parete. Segui il flusso e fatti tirare. Proteggiti piantando i piedi contro la parete.

4 Piega le gambe. Quando prevedi un volo, piega le ginocchia. Quando lo scalatore cade, raddrizza le gambe. Ti devi alzare nel momento stesso del volo. Allungarti dopo che l’impatto è stato sentito dallo scalatore è troppo tardi.

5 Salta. Soprattutto se pesi come o di più di chi sta scalando, fai un piccolo salto mentre la corda si tende. Il tempismo è essenziale, non appena la corda si tende, salta in aria. Se salti troppo presto, appesantirai la corda, l’opposto del tuo intento, se salti troppo tardi avrai perso l’occasione per alleviare la caduta.

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6 Proteggere l’assicuratore. Se chi arrampica è più pesante dell’assicuratore ed il primo rinvio è molto vicino a terra, in caso di volo l’assicuratore può essere tirato fino a “sbattere” il dispositivo di assicurazione contro il rinvio con possibili implicazioni negative per la sicurezza (mano schiacciata che molla l’assicuratore, incastro con leva del Grigri che rimane aperta). In questo potenziale scenario il leader, dopo aver rinviato il secondo spit, può farsi calare e smoschettonare il primo.

7 Tieni sempre una leggera curva nella corda mentre fai sicura.

8 Hai una corda dell’età di Bonatti? E’ bello dire agli amici, con questa corda ho fatto la nord del Cervino nel 1972, ma ricordati che più una corda invecchia e viene utilizzata e più perde di dinamismo rispetto ad una corda più recente.

 

Infine: di al tuo assicuratore quello che vuoi ed avvertilo di situazioni che da terra potrebbe non notare, come “ho una sporgenza sotto i piedi” o “me la sto facendo sotto”.

 

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