La sosta costituisce il punto chiave della catena di assicurazione e dalla sua tenuta dipende l’incolumità dell’intera cordata. Per chi arrampica solo su monotiri attrezzati con catena il problema non si pone, ma per chi si cimenta su vie multipitch su cui dover allestire le soste è bene avere chiaro quali siano i vantaggi di un tipo di sosta piuttosto che di un altro.
Sommariamente ci sono due tipologie di soste (in parallelo ed in serie) e diverse varianti, per semplicità oggi prendiamo in esame i 3 tipi di sosta in parallelo più utilizzate, i relativi vantaggi ed i carichi di rottura:
1) collegamento mobile, o ad “X”, o chiamata anche ad asola
2) collegamento semi-mobile, o ad “X” con nodi
3) collegamento fisso o ad otto
1) collegamento mobile, o ad “X”, o chiamata anche ad asola
Vantaggi: direzionalità del carico e distribuzione su diversi punti di ancoraggio
Svantaggi: ribaltamento verso l’alto in caso di volo del primo, e soprattutto: in caso di rottura del cordino tutta la sosta è compromessa
2) collegamento semi-mobile, o ad “X” con nodi
Vantaggi: consente una buona direzionalità e distribuzione del carico e soprattutto: in caso di rottura di uno dei due rami di cordino, la tenuta rimane garantita
Svantaggi: In caso di ribaltamento lavora solo l’ancoraggio disposto più in basso e in caso di ribaltamento vi è una forte sollecitazione sull’ultimo rinvio e un sensibile aumento forza d’arresto
3) collegamento fisso o ad otto
Vantaggi: in caso di rottura di uno dei rami di cordino la sosta non è interamente compromessa. In caso di cedimento di uno degli ancoraggi non ci saranno strappi e/o sollecitazioni alla catena di assicurazione
Svantaggi: non è multi direzionale. In caso di ribaltamento, lavorerà solo uno degli ancoraggi
Il test relativo ai carichi di rottura è stato effettuato con una fettuccia in poliammide lunga 120cm spessa 16mm. Non è nostro interesse oggi valutare l’aspetto della solidità degli ancoraggi per cui le soste vengono valutate per la loro tenuta fine a sé stessa, dando per scontato che gli ancoraggi siano “a prova di bomba”:
Tipo | Carico massimo(kN ) | Punto di rottura |
Mobile a X | 35.6 | nessuno (limite macchina raggiunto) |
Semimobile a X | 21.2 | nodo |
Fissa o a otto | 23.5 | nodo |
Grazie a Black Diamond Equipment per i dati forniti sui test
CONCLUSIONI
Cosa possiamo trarre dalle indicazioni fornite e dai numeri ricavati dal test di rottura? Innanzitutto c’è da dire che ci sono vari e validi modi per collegare tra loro due o più ancoraggi di sosta e sarà compito dell’alpinista allestire la sosta più adatta alla circostanza, quella cioè in grado di offrire i maggiori benefici alla catena di assicurazione.
Nella sosta mobile la macchina per il test non è riuscita a rompere la fettuccia arrivando al suo limite di forza, mentre le altre due soste, semi mobile e fissa, hanno registrato rotture un po’ sopra i 20kN. Come abbiamo visto anche per altre recensioni, l’applicazione di un nodo su una fettuccia ne fa diminuire la resistenza del 40/60% ed il punto di rottura è sempre il nodo. In ogni caso, anche con una forte riduzione della resistenza, le soste semimobile e con collegamento fisso hanno comunque un limite di rottura più che abbondante per qualsiasi scenario si possa verificare.
A ognuno la propria sosta.