arrampicata indoor

Guida semiseria all’arrampicata indoor: cosa fare e soprattutto cosa non fare in palestra

In un articolo precedente vi avevamo parlato dell’attrezzatura necessaria per una divertente giornata di allenamento in palestra. Ora… avete acquistato tutto l’occorrente su Sestogrado, preparato lo zaino, acquistato la tessera da 10 entrate della climbing gym più “cool” della zona e state per varcare per la prima volta la soglia del vostro tempio laico…

Ecco! Togliete la mano dalla maniglia della porta e leggete qui: le cose da NON fare in una palestra d’arrampicata, nella nostra guida semiseria (a cui ovviamente possono essere aggiunti suggerimenti).

 

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SOBRIETÀ 

State andando in palestra, ricordatevelo. Non siete in spedizione e nemmeno al mare. La maggior parte delle palestre hanno una climatizzazione ottimale quindi bastano un paio di pantaloni (noi li consigliamo lunghi o a “pinocchietto:” per proteggere le ginocchia dalla superficie molto abrasiva dei muri d’arrampicata) e una maglietta, al massimo una felpa leggera per quando si fa sicura o si riposa. Evitiamo di presentarci vestiti come in spedizione artica per poi trovarci a dare corda a torso nudo e piumino Montura 900fill aperto. A proposito di torso nudo: ok arrampicare senza maglietta per ottenere quel grado in più di stile, ma la maglietta rimettiamocela quando andiamo al bar a prendere acqua o da mangiare. Capiamo la necessità di mostrare i risultati degli 8000 addominali al giorno, ma come diceva la mamma: “se sei sudato subito la maglietta di lana e asciugati i capelli”.

Stessa cosa vale per le signorine. Ok il top sportivo, ma il mini-reggiseno del bikini modello “Notte a Formentera” anche no. Anche perché c’è chi arrampica e potrebbe essere distratto proprio mentre cerca di passare il chiave del tiro…

 

arrampicata indoor

NON ESPANDETEVI A STELLA

Le palestre d’arrampicata sono piuttosto affollate normalmente e quindi cercare di non occupare spazio altrui diventa piuttosto importante per il bene comune, ma anche se andate ad arrampicate tutti i mercoledì mattina alle 10.30 (#mannaggiavvoi) cercate di tenere il vostro materiale in uno spazio circoscritto. Non abbandonate la corda qui, le scarpette 20 metri più in là, la borraccia sotto al boulder che avete usato per riscaldarvi, la felpa al bancone del bar, la maglietta attaccata al quinto rinvio dello strapiombo perché ve la siete tolti durante il rest per impressionare la nuova arrivata, ecc, ecc…

Questo non solo renderà la palestra più vivibile, ma soprattutto eviterete di perdere un pezzo ogni sessione e ogni volta dover correre a ricomprare il sacchetto portamagnesite o il GriGri.

 

SIETE FORTI OK, MA NON SIETE ADAM ONDRA

Un fruscio di foglie o un silenzio notturno corrispondono a 20-35 Decibel. Un ambiente domestico di giorno si attesta solitamente sui 40 – 50 Decibel. Dai 60 Decibel in sù un rumore è fastidioso. La soglia del dolore inizia a circa 130 dB. Le leggende narrano che le urla di Adam Ondra mentre chiudeva Silence abbiano sfiorato i 300 Decibel. Ecco. Lui è Adam. Tu no. Quindi mentre stai cercando di chiudere il tuo progetto, qualsiasi sia il suo grado, evita di lanciare urla ben oltre la soglia dell’umana sopportazione. La via più dura del mondo si chiama Silence… sarà un caso?

adam

TAKE IT EASY! NON STAI SALVANDO IL MONDO…

Sulla stessa linea d’onda del precedente. Capiamo che fallire per la 500 milionesima volta il progetto dell’anno all’ultimo movimento sia frustrante, ma basta un “PUFFERBACCO” appena accennato ad alta voce e una serie di improperi a ogni cosa viva nel mondo dentro la vostra testa. Non iniziate a urlare improperi alla volta celeste, lanciare scarpette come stelle ninja e nemmeno prendere a pugni il materasso come Mike Tyson dei giorni migliori. Le cose per cui arrabbiarsi davvero sono ben altre.

 

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NEBBIA COME A UN CONCERTO DEI POOH

Il “French Blow” è tanto elegante quanto teatrale. È bello vedere quella nuvoletta bianca che lascia le nostre mani e si disperde nell’aria. Bello, peccato che siamo in un luogo chiuso, spesso senza finestre e intasato di persone che sudano e respirano affannosamente. Evitate di disperdere magnesite che neanche le macchine del fumo a un concerto dei Pooh o le spore dentro ai cunicoli di Stranger Things. Fatevi furbi prendere una bella pallina di magnesite o un comodo flacone di magnesite liquida. Saranno più contenti i vostri vicini di via e anche il vostro portafoglio.

 

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ABBIGLIAMENTO TECNICO? SI’, MA FINO A UN CERTO PUNTO

Se siete stati a Chamonix o in una Mecca dell’alpinismo lo avrete notato: gran parte di chi sta facendo l’aperitivo indossa ancora l’imbrago, a cui ha agganciate ancora le scarpette,il casco, etc. Di solito sono turisti che per la prima volta mettono piede su roccia o indossano i ramponi e vogliono far vedere al mondo che loro sono grandi alpinisti. L’edonismo da palestra può colpire anche voi, trattenetevi dallo sfoggiare il vostro completo da ghiacciaio o la vostra tuta stellare e ricordatevi che tutto sommato basta una felpa.

 

ARRAMPICATE!

La palestra di arrampicata, lo dice la parola stessa, è fatta per arrampicare. Voi siete li per quello. Concentratevi sulla progressione, sull’allenamento, sulle manovre, sulla corda, non sul tipo/a carino/a che fa sicura nella via a fianco alla vostra. Non passate ore ed ore a raccontare al barista o al povero malcapitato che stava provando il vostro stesso problema tutti e 21 i tiri dello Spigolo Nord del Badile che avete salito quest’estate. Scambiare qualche parola con gli altri climber è bello e crea amicizie, ma per quello c’è la birra una volta terminata la sessione di allenamento, non la zona boulder o la partenza del tiro. Concentrati sulla scalata.

sicura

Ultima cosa: il cellulare… tutto sì, ma non mentre si fa sicura!

 

Questi sono le cose da NON fare che noi riteniamo più fastidiose in palestra, ma siamo sicuri che nella vostra esperienza avrete trovato qualcos’altro di davvero incredibile… non vediamo l’ora di ascoltare i vostri racconti.