Se la vostra personale scimmia (quel fuoco che brucia dentro) non vi ha ancora estraniato dalle comuni convenzioni sociali, se il vostro pranzo di Natale non sarà una barretta energetica sgranocchiata accovacciati su una cengia, se insomma, quando qualcuno vi domanda “programmi per il 25?” non rispondete con aria allucinata “via lunga??”, forse avete cominciato a pensare ai regali natalizi. Ed essendo ormai la vostra cerchia di amici composta quasi esclusivamente da arrampicatori la scelta si restringe. Un robot da cucina probabilmente non sarà fra i doni più apprezzati. Anche perché costa quanto un intero set di friends. Ecco perciò un piccolo, utile breviario per orientarci nell’acquisto dei nostri adorati balocchi. A ogni climber il suo regalo!
Imbrago
E’ il regalo ideale per i novizi che ancora non hanno messo piede fuori dalla palestra, in particolare se non volete che vengano intortati da commessi senza scrupoli e tornino a casa con un imbragatura da tree-climber. Se siete amici munifici potete anche prendergli uno di quegli ultraleggeri con i portamateriali in crine di unicorno, ma sappiatelo: dato il loro infimo livello tecnico sarà assolutamente inutile. Il discorso cambia se i vostri fortunati amici sono climber navigati, allora un imbrago filo interdentale potrebbe essere il regalo giusto.
Scarpette
Regalo assolutamente da non fare a chi ha le idee chiare. Sono pochi i climber che non hanno un rapporto morboso-feticistico con le proprie scarpette. A meno che non abbiate ricevuto una letterina con modello, taglia, colore, anno di produzione e assunzione di responsabilità da parte dell’omaggiato, non fate questo errore. Risparmiate i soldi e regalatevele voi.
Corda
Il miglior regalo che si possa fare, il più bel regalo che si possa ricevere. L’affetto si può tranquillamente misurare in metri. Ovviamente si merita un regalo del genere solo chi accorpa nel periodo natalizio almeno compleanno e onomastico. Questa razza sfigatissima, che da tutta la vita duole nel sentirsi dire “ti faccio un regalo unico” godrà almeno nel riscuotere un degno indennizzo.
Assicuratore
Forse non tutti sanno che un amorevole codice è nascosto nel freddo metallo dei dispositivi di assicurazione. Regalando un Click Up non trasmetterete lo stesso messaggio che facendo dono di un Pivot. Per evitare terribili gaffe e osservare la faccia inorridita di vostra zia quando scarterà il suo Otto (che è come dire “dimostri tutti i tuoi anni”), questa agile guida vi svelerà quale assicuratore regalare per comunicare efficacemente la vostra sollecitudine natalizia.
- Reverso: ottimo ed economico, anche perchè regalando un reverso o qualsivoglia attrezzo che ci somigli e la cui piena funzionalità di solito viene scoperta dopo svariati anni e diversi tutorial, il vostro amico non registrerà come prima cosa che avete le braccia corte quanto un tirannosauro, ma bensì che gli state dando la vostra piena fiducia. Donare un Reverso significa infatti: “credo in te, mio caro/a, so che non mi farai ammazzare e credo anche che tu possa un giorno emanciparti dalla viziata dimensione dei monotiri”.
- Grigri: il più utilizzato, per lo meno in Italia. Può essere il regalo giusto per chi sta iniziando, per il vostro amico ceco che si ostina a volerti tenere col mezzo barcaiolo (ma si sa, i cechi sono pazzi, usano nodi di corda come nut) e per il vostro più antico compagno di cordata, che rimpiange la sicura a spalla e la distribuzione di grano nelle piazze. Col Grigri si va sul sicuro, è il classico mazzo di rose. Certo, potreste essere accusati di avere poca fantasia.
- Click Up: la descrizione del prodotto che ne dà la casa madre è pressapoco questa: è semplice e intuitivo da usare, lo può padroneggiare anche chi scala da undici minuti, chi il giorno prima era sbronzo e i perennemente distratti. Se lo adoperate correttamente va bene, se cercate di temperarci le matite va bene lo stesso. Non è difficile capire cosa voi vogliate esprimere regalandone uno.
- Pivot: strumento essenziale e senza fronzoli, ricavato da un unico pezzo di metallo da un operaio della Russia sovietica, appena ingentilito (lo strumento, non l’operaio) dall’impugnatura in dura plastica nera. Se lo regalaste a Darth Vader non dovreste fornire spiegazioni, ma se lo donate a un amico o a un fidanzato è meglio che ci accompagniate un bigliettino floreale. Ovviamente comunica tutta la solidità del vostro rapporto.
- Matik: nuovo e rivoluzionario, pare usuri meno la corda e credo dia anche indicazioni sull’avvicinamento, sul traffico in tangenziale e si illumini al buio. In ogni caso è uno degli ultimi nati sul mercato degli assicuratori e regalarlo a qualcuno è come dirgli “sei come un bocciolo novello”, che, mi rendo conto, stona un po’ con l’aspetto futuristico dello strumento.
Rinvii
Benché per quanto riguarda i rinvii non si tocchino gli abissi di maniacale follia in cui sono ammonticchiate le nostre scarpette puzzolenti, anche regalare questo tipo di attrezzatura necessita di un bel po’ di prudenza. Tuttavia una decennale familiarità con la persona che intendete omaggiare potrà di certo aiutare nella scelta dei rinvii giusti. Non tutti amano gli ultraleggeri che di certo non vanno regalati ai cultori della mungitura, che invece apprezzeranno la fettuccia larga ed ergonomica. Gli arrampicatori retrò amano il materiale che gli ricordi la loro infanzia scalatoria anni ’80 e se potessero si prenderebbero proprio rinvii di quell’annata; fermateli regalandogli qualcosa di foggia vagamente vintage. Chi odia l’attrito amerà la fettuccia lunga, chi gode nel trovarsi la via montata pure. Regalare un rinvio rigido potrebbe assicurarvi la gratitudine di alcuni e farvi perdere il saluto di altri. Insomma, siate cauti ed oculati!
Frontale
E’ il regalo giusto per i portafogli timidi (a meno che non vogliate prendere il modello che proietta un cono di luce sulla superficie lunare) ed è sempre ben accetto dagli scalatori, anche per la singolare tendenza delle lampade frontali ad essere smarrite. Per lo stesso motivo però ci sono buone probabilità che il vero destinatario del dono scelto con tanta cura non sia il vostro amico, ma l’intera comunità degli arrampicatori e che la lampadina vagabondi di fronte in fronte. Ma chissà, magari torna pure sulla vostra. E comunque Natale è anche condivisione.
Sacchetto della magnesite
Siate sereni, non potete sbagliare. Accertatevi solo che chi lo riceverà non appartenga a quella razza strana che non smagnesa.
Moschettoni, fettucce
Sono come le conserve, potete regalarne quante volete e non saranno mai troppe. Insomma, qualsiasi aggeggio decidiate di regalare, quale che sia la lunghezza delle fettucce che state impacchettando, ricordatevi sempre che l’attrezzatura d’arrampicata è un regalo sempre ben accetto, a patto che non sia scelto a caso come un bagnoschiuma al muschio bianco. E poiché avete deciso di fare un regalo utile, siate accorti nella scelta. Il fatto che vostro cugino abbia sospirato guardando uno speciale sul Capitan non significa che sia propenso a utilizzare un portaledge. Portare la conversazione sul materiale o semplicemente frugare nello zaino dell’amico climber potrebbe fornirvi utili indizi. E se proprio siete vinti dall’incertezza, prima di rassegnarvi a comprare un set di candele profumate…Regalate un buono!
Buon Natale