Se sei un climber che arrampica in stile trad da diverso tempo troverai questo articolo poco interessante, ma se sei un climber che non ha mai arrampicato in stile trad, utilizzando friends e nuts, e stai pensando di approcciarti a questa modalità, potresti trovare utili le seguenti indicazioni.
Cos’è l’arrampicata trad? Trad sta per tradizionale, dove per tradizionale si intende salire le vie in stile alpino, inserendo autonomamente le protezioni a cui collegare i rinvii, vie quindi non spittate.
Snobbata fino a qualche anno fa, è un tipo di arrampicata che sta tornando di moda, vuoi per la ricerca di sensazioni nuove (scalare una via in stile trad è sicuramente una mini avventura), vuoi per l’evoluzione delle così dette “protezioni veloci” (friends e nuts) sempre più evolute e pratiche da usare e soprattutto sufficienti per un gran numero di vie anche senza i chiodi e il martello (sì, l’arrampicata in stile alpino prevederebbe anche l’utilizzo di chiodi e martello).
Insomma sono sempre di più i climber che si cimentano in questa attività.
Ma cosa ti serve per iniziare a compiere la prima “impresa” trad?
Innanzitutto ti consigliamo di andare per gradi. Premesso un apprendimento di base attraverso corsi guide o CAI che noi in questa sede non siamo in grado e non vogliamo sostituire, suggeriamo di individuare vie parzialmente spittate, spittate lunghe o comunque dove ci sia la possibilità di iniziare ad integrare gli spit già esistenti con friends e nuts.
Un set di nuts è indispensabile. Non c’è bisogno di “studiare” tanto le misure perchè sono piuttosto standard, ogni casa produce il suo set, composto di norma da 7 pezzi in grado di coprire il range di maggior utilizzabilità. Successivamente con l’esperienza ed anche in funzione della tipologia di pareti che si decide di affrontare si potrà optare per dadi di spessore più elevato o si potranno fare dei doppioni (alcune vie richiedono sostanzialmente più nut della stessa misura nel medesimo tiro).
Per i friends il discorso è un po’ diverso. Per iniziare a prendere la mano su vie spittate puoi optare anche per “soli” due pezzi, in questo caso i più diffusi ed utilizzati sono il n°1 ed il n°0,75, ma considera che un set di base vero e proprio comprende almeno le 4/5 misure centrali dal n°0,4 al n°2. I numeri delle misure si basano sulla dimensione dei Black Diamond Camalot C4 i friends a cui tutti i costruttori fanno riferimento per identificare misure e colorazioni.
Dicevamo quindi, un set di nuts ed “alcuni” friends per iniziare, ma come li si collega ai rinvii?
Prima opzione: “Minima spesa, massima resa”, colleghi i friend all’imbrago con un moschettone, all’occorrenza li prendi tutti e sfili quello che ti serve. Sistema poco pratico e soprattutto pericoloso, se ti cade il “gruppo” di friend li perdi tutti. Inoltre è fattibile solo se si è in una posizione ultra comoda. Per i nut il discorso è diverso, sono più compatti e normalmente si tengono agganciati ad un moschettone ovale, per provarne l’inserimento nella fessura. Trovato il nut che si incastra al meglio, si sfila il moschettone con tutti gli altri nut e si lascia il nut utilizzato per proteggere.
Seconda opzione: colleghi già ogni singola protezione ad un rinvio, collegato all’imbrago. Le protezioni ti arriveranno fin sotto al ginocchio, disturbandoti.
Terza opzione: colleghi ogni singola protezione ad un “orfanello”, un moschettone ricavato da un rinvio. Se “avanzi” dei rinvii puoi optare per questa modalità, economica, funzionale, pratica e corretta anche da un punto di vista della sicurezza.
Una volta inserita nella parete la protezione con collegato un orfanello all’estremità, la corda potrà essere rinviata sull’orfanello stesso o su un rinvio ad esso collegato, nel caso si abbia la necessità di allungare la protezione (per evitare che la corda faccia un angolo verso la parete se la protezione è incastrata in profondità).
I Litewire Rackpack di BD sono i set di moschettoni ideali per collegare le protezioni veloci.
Quarta ed ultima opzione: utilizzare un rackpack di moschettoni. Questi sono un set di moschettoni ultraleggeri forniti in serie ed anodizzati nei colori dei relativi friends per consentirne un facile e rapido riconoscimento. Se vuoi approfondimenti sui rackpack, leggi qui.
Oltre ai friends e nuts, per “protezioni veloci” si intende anche la possibilità di integrare la proteggibilità di una via sfruttando alberelli o clessidre naturali di roccia, in questo caso è utile avere al proprio seguito anelli di fettuccia precuciti di varia lunghezza.
Il Grivel Beta Light è un rinvio alpinistico con fettuccia da 25cm.
Anelli di fettuccia servono anche per la realizzazione del così detto “rinvio alpinistico”, un rinvio allungato, in grado di limitare gli attriti in vie non lineari come quelle sportive in falesia, ma con gli zig zag tipici delle vie alpinistiche.
Misure dei friends? per i Camalot C4 (i Totem Cam hanno tutto un altro riferimento) dicevamo le 4/5 centrali, poi si va verso il piccolo o verso il grande a seconda del tipo di roccia e della zona in cui si arrampica.
Tipicamente in granito e sulle Alpi Occidentali si utilizzano dimensioni grandi, dal 2 in su, per le ampie fessure offerte dalla roccia, in Dolomiti, dove ci sono piccole fessure si tendono ad utilizzare le misure sotto all’1.
Se questa attività ti incuriosisce, ingaggiati. Il grado non sarà lo stesso che riesci a tenere su vie sportive, dovrai fare un po’ di esperienza nell’inserimento delle protezioni, ma compirai arrampicate di grande soddisfazione, sentendoti più vicino ai grandi del passato.
Climb safe