Chi è Giovanni Spitale?
Giovanni Spitale è un giovane climber italiano che nel 2009 si ammala gravemente di aplasia midollare idiopatica, una malattia degenerativa del midollo osseo, curabile in via definitiva con il trapianto. Giovanni affronta un lungo ricovero e la chemioterapia, ma purtroppo non è possibile trovare un donatore compatibile per effettuare il trapianto. Le probabilità di trovarne uno, infatti, sono una su centomila.
Nel corso del ricovero, conosce molte altre persone in attesa di trapianto di midollo osseo. Alcuni fortunati ce la fanno, altri, molti altri, no. Già in ospedale Giovanni decide di fare quanto possibile per aumentare il numero dei donatori di midollo osseo tramite una serrata campagna d’informazione.
Giovanni sopravvive al ricovero, le sue condizioni si stabilizzano, inizia addirittura a migliorare. Purtroppo, però, il trapianto rimane comunque necessario: senza, la sua aspettativa di vita è stimata in 10 anni. Anche il numero di persone in attesa di trapianto per malattie ematologiche (leucemia in primis) non accenna a calare. Rimangono quindi le condizioni per proseguire la campagna d’informazione. E allora, perchè non continuare?
Nell’aprile 2010 Giovanni Spitale conosce Pietro dal Prà, grande arrampicatore ed alpinista vicentino. Pietro si tipizza e decide di dare una mano a Giovanni. Dall’amicizia e dalla collaborazione dei due, prende il via il progetto Climb for Life: creare un “brand” che rimandi ad un portale informativo, contenente tutte le informazioni sulla donazione di midollo osseo, pensate e strutturate per essere convincenti, chiare ed accessibili per ogni scalatore del mondo. «Abbiamo pensato a chi va per montagne», racconta Pietro, «perchè, innanzi tutto, è un ambiente che conosciamo bene, senza dimenticare che si tratta di persone che hanno dimostrato e continuano a dimostrare grande sensibilità».
Dal 2010 ad oggi, anche grazie al fondamentale supporto (logistico, burocratico, umano ed economico) di ADMO – associazione italiana dei donatori di midollo osseo – l’idea è cresciuta. Centinaia di climber, forse migliaia, hanno deciso di diventare donatori di midollo osseo per dare una speranza di vita ad ogni persona, in qualunque parte del mondo, che avrebbe potuto aver bisogno di loro. Tra questi, spiccano i nomi di Adam Ondra, Michele Caminati, James Pearson, Caroline Ciavaldini, Hansjorg Auer e molti altri. Persone che, oltre a dare qualcosa di sé in senso fisico, hanno deciso anche di impegnarsi attivamente per diffondere l’informazione.
E tu? cosa puoi fare nel concreto?
Il midollo osseo non è il midollo spinale e si può donare anche dal sangue.
Se vuoi diventare un donatore è facile: devi fare soltanto un esame, che si chiama tipizzazione. In genere, puoi farla nell’ospedale più vicino. La tipizzazione serve a costruire una mappa, una “carta d’identità” del tuo midollo osseo. Per fare la tipizzazione serve un campione biologico, in genere sangue (come per un normale prelievo) o saliva (esatto, si può salvare la vita a qualcuno anche solo sputacchiando in un barattolo!)
Se avrai fortuna, un giorno qualcuno in attesa di trapianto avrà bisogno di te, e donando un po’ del tuo midollo osseo gli salverai la vita.
La donazione di midollo osseo presenta rischi minimi, e il midollo donato si riforma in poco più di una settimana.
Aiutaci anche tu a sostenere la donazione del midollo osseo, divulga la nostra campagna.
Per ogni altra informazione: www.climbforlife.it – info@climbforlife.it