Estate, tempo di gite in montagna, escursioni, arrampicate e vie lunghe, tempo di temporali, che in questo periodo, con l’aumento delle temperature si presentano in montagna con elevata frequenza.
Se, da un lato, temporali e fulmini sono fenomeni che interessano i falesisti fino ad un certo punto, vista la facilità e rapidità di ritirata che normalmente contraddistingue l’arrampicata in falesia, dall’altro lato può capitare di andare in montagna, fare ferrate o percorrere vie lunghe, in queste situazioni il temporale ed i fulmini costituiscono un pericolo concreto e mortale.
Ogni anno i fulmini fanno vittime in montagna tra escursionisti, alpinisti e trail runners, talvolta morti evitabili se si fossero prese in seria considerazione le previsioni meteo, altre volte tragiche fatalità frutto dell’imprevedibilità dell’ambiente alpinistico.
In ogni caso se venite “sorpresi” da tuoni e lampi mentre arrampicate ecco 5 consigli che potete seguire per mettervi in salvo:
1° suggerimento: non andare.
Banale ma vero, la maggior parte degli incidenti in montagna avviene perché, anche a scapito delle previsioni, non si ha la capacità di “rinunciare” alla propria uscita.
2° suggerimento: uscire il più velocemente possibile dalla via.
(scusate, non potevamo ometterlo) Sì, è il momento di fare le doppie e abbandonare la parete.
3° suggerimento: evitare di rifugiarsi in una grotta o se non avete alternative prendere alcune precauzioni.
Avete mai notato quell’annerimento nella parte alta dell’ingresso di una grotta in montagna? ecco, non è la conseguenza di una grigliata in grotta, ma è la bruciatura lasciata dall’ingresso del fulmine.
Le scariche elettromagnetiche colpiscono la montagna e scendono verso il basso “entrando” nelle grotte che incontrano e da cui sono attirate. Sostare in grotta, covoli, antri è particolarmente pericoloso, soprattutto sul fondo, dove si concentra la forza del fulmine prima di riuscire e continuare la corsa verso il basso. Nel caso non abbiate alternative e vogliate sostare al suo interno, sedetevi sulla soglia della grotta, frapponendo tra voi ed il vostro sedere più materiale possibile (zaino) che vi distacchi dalla roccia e funga da isolante.
4° suggerimento: non correre.
Sei in un pianoro, non ci sono ripari intorno a te e scendono tuoni e lampi, la tentazione è quella di correre via, verso un possibile riparo, ecco non farlo. Correndo si genera una scia elettromagnetica che ti rende “carico” ed in grado di attrarre maggiormente il fulmine. Cammina, velocemente, ma cammina.
5° suggerimento: abbandona il materiale metallico.
Sì, lo sappiamo, fa male abbandonare la propria attrezzatura ma ti suggeriamo di valutare bene il rapporto costo beneficio. Tu forse vali di più di qualche rinvio, e in ogni caso lo puoi tornare a riprendere in un secondo momento.
Climb safe.