Pubblicati i dati 2022 delle attività del Soccorso Alpino e Speleologico: 10367 missioni di soccorso (+9,8% rispetto al 2021) per complessive 10125 persone soccorse, di cui 5823 feriti e 504 persone decedute (+13,5%). Nel 2022 sono state impegnate in operazione di soccorso oltre 185 mila ore/uomo suddivise in 31.262 giornate/uomo.
Alcuni dati sono prevedibili, altri meno e comunque denotano un “trend”, una tendenza a “farsi male” in montagna in un modo piuttosto che in un altro.
Se, per esempio, essere un “fungaiolo” di età compresa tra i 50 e 60 anni, residente nel nord Italia, è molto più pericoloso che arrampicare in falesia o fare vie ferrate, la tendenza più evidente è rappresentata dagli incidenti in mountain bike (tot 915, +15% in due anni). Questo è dato da un ampio diffondersi della bici (durante la pandemia da covid è stato uno dei beni più acquistati) e soprattutto delle e-bike, le bici elettriche, che sono più impegnative da guidare, soprattutto in discesa, a causa della inerzia derivante dal peso significativo.
Se il tanto temuto fulmine, rappresenta lo 0,1%, con 6 casi all’anno, la causa principale degli interventi, sostanzialmente, è la caduta/scivolata (45,9%):
Le attività maggiormente coinvolte e cause degli incidenti e relativi infortuni sono l’escursionismo (50,2% dei casi), la mountain bike (9,0%), lo sci alpino (7,8%), l’alpinismo classico (5,4%) e la ricerca di funghi (4,2%). Diversi gli interventi durante l’attività venatoria (1,1%).
Nel 2022 hanno perso la vita 504 persone con un incremento rispetto al 2021 del 13,5%. 4297 sono state le persone recuperate ferite in modo leggero, 1298 i feriti gravi, 228 i feriti con compromesse funzioni vitali, 3714 gli illesi (persone in difficoltà a causa delle condizioni morfologiche, dello stato dei terreni, oppure per incapacità e/o inadeguatezza) e 84 i dispersi.
L’identikit medio della persona soccorsa è rappresentato da un uomo italiano tra i 50 e i 60 anni, leggermente ferito dopo essere scivolato in un’escursione durante il mese di agosto. Queste le principali caratteristiche delle persone soccorse:
Nazionalità: 84,7% Italia; 6,1% Germania; 1,1% Francia.
Età: 16,73% tra i 50 e i 60 anni, 13,40% tra i 60 e i 70 anni; 12,80% tra i 20 e i 30 anni e oltre i 70 anni l’11,54%.
Sesso: 68,1% maschi, 31,9% femmine.
Il 50% degli interventi del Soccorso Alpino e Speleologico si concentra nei mesi estivi di giugno (9,5%), luglio (14,6%), agosto (16%) e settembre (10,1%). Numeri confermati dalla tipologia principale di attività svolta dalle persone soccorse – l’escursionismo – che, per l’appunto, è svolta maggiormente durante i mesi più caldi dell’anno.
Nel 43% dei casi (4439 interventi) il Soccorso Alpino e Speleologico è intervenuto con il supporto di un mezzo aereo (elicottero).
Il report completo dell’attività del Soccorso Alpino 2022 è scaricabile qui.
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