Se vi trovate su ghiacciaio e avete l’esigenza di ritirarvi, abbandonare la via, calarvi, ma non avete la possibilità di utilizzare ancoraggi su roccia o altro materiale da abbandono, potrete calarvi sfruttando il ghiaccio vivo e predisponendo la doppia sul fatidico “fungo di ghiaccio”:
- Si scava con la piccozza un fungo di neve a forma di “goccia”, predisponendo il passaggio delle corde doppie nel tratto più stretto. Nel caso di ghiaccio solido è sufficiente una goccia di 80cm di diametro e una corsia profonda almeno 20cm, nel caso di ghiaccio non solido/neve dura, si deve aumentare il diametro del fungo e la profondità dello scavo.
- Posizionare la corda sulla sommità della goccia ed inserire una giacca, un indumento, tra la corda e il ghiaccio per evitare che la corda a contatto con ghiaccio/acqua ghiacciata, si ghiacci a sua volta e non si riesca più a recuperare, ed anche per evitare che la corda tagli il ghiaccio.
- Legare la giacca alla corda così da recuperarla al termine della calata.
- Per fare in modo che la corda stia stabilmente all’interno dell’incavo, realizzare un’asola ed infilare un moschettone che tenga ravvicinati i due rami di corda, recuperare poi la corda dal lato dove si è realizzata l’asola.
- Calarsi.
Questa è una tecnica di alpinismo tradizionale, consolidata e tuttora utilizzata, per applicarla in sicurezza però è indispensabile aver acquisito una formazione specifica sulle tecniche e sulla capacità di valutare la condizione del manto nevoso. Prima di riprodurle in autonomia, verificate con un professionista la vostra capacità di effettuarle in modo sicuro.
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