Il Be Up è un secchiello. Dopo anni che esistono questi tipi di dispositivi, che si basano peraltro su una dinamica di assicurazione piuttosto semplice e basilare, viene spontaneo chiedersi: ma come si fa ad innovare un prodotto simile?
Abbiamo provato il nuovo assicuratore / discensore della CT Climbing Technology con corde singole da 9.8 e 9.5 e con mezze da 8.5 ed ecco le nostre impressioni su quello che Be Up riesce a fare:
– nel fare sicura al primo il Be Up consente di dare corda in modo più rapido e fluido rispetto alla media degli altri dispositivi
– il Be Up ha due “gole” a V sul lato frenante, che effettivamente consentono di frenare il compagno in modo più deciso quando si tira la corda/e in basso con la mano frenante
– ottimo nelle calate in doppia, le gole a V “guidano” le corde che non si attorcigliano e forniscono ottima forza frenante
Come il Reverso4 di Petzl o l’ATC Guide di BD, anche il Be Up si presta a svolgere funzione di assicurazione autobloccante dalla sosta per recuperare il compagno dal basso. In questa modalità il Be Up da il meglio di sé ed offre una caratteristica che lo rende unico, differenziandolo da prodotti simili: il Be Up consente il recupero dall’alto di un secondo mentre l’altro è bloccato, funzionalità non banale e che può alleggerire la gestione della cordata.
Altra caratteristica particolare è la possibilità di sbloccare e calare un secondo sotto tensione, anche nel vuoto. Questa caratteristica non l’abbiamo del tutto verificata, perché non abbiamo provato su una via veramente strapiombante che creasse la situazione perfetta. Tuttavia abbiamo provato lo sbloccaggio e la calata su una via verticale con secondo sotto tensione e la manovra è stata veramente fluida e agevole.
Possiamo dire che la CT ha fatto un ottimo lavoro realizzando un dispositivo all around ed inserendo alcune innovazioni che saranno particolarmente apprezzate dagli amanti delle vie multipitch.