Chi arrampica e pratica l’alpinismo lo sa: non si finisce mai di imparare, soprattutto di imparare nuove e specifiche manovre. Si potrebbe dire che le manovre sono tutte importanti (la corretta esecuzione indiscutibilmente sì!) e conoscerle tutte e la relativa esecuzione è sicuramente la chiave di lettura per praticare un alpinismo in sicurezza.
Tuttavia per chi pratica l’arrampicata in falesia il range di manovre che capita di fatto di dover effettuare è più ristretto rispetto all’ambiente alpinistico.
A scapito di annoiare chi, essendo pratico, queste manovre le conosce perfettamente, citiamo quelle che secondo noi sono le 3 manovre fondamentali che qualunque falesista dovrebbe avere ben chiare e dovrebbe padroneggiare alla perfezione:
1 la “manovra” (anello chiuso)
2 abbandono della via
3 calata da sosta insicura
1 la “manovra”, o come viene chiamata la manovra dell’anello chiuso, è la situazione che si presenta quando si arriva in catena e si trova un anello chiuso su cui calarsi invece di un moschettone a leva. Nel caso si presenti questa situazione la sequenza di manovre da seguire è la seguente:
1 rinviare su uno degli spit (potreste trovarvi su comodo terrazzino come su sosta esposta, abituatevi a rinviare su uno degli spit della sosta)
2 farsi bloccare
3 mettersi in sicurezza sulla sosta con longe o, se non la avete con i rinvii. A questo proposito è utile ricordare che: una longe composta da rinvii è relativamente sicura se si sta sempre seduti e quindi i rinvii sono in tensione, se ci si muove esiste la possibilità che i moschettoni si aprano. In termini di sicurezza, una longe di rinvii è sicura se questi vengono doppiati ed appaiati in senso contrapposto
4 comunicare con il compagno e dire ciò che si sta facendo e che ci si accinge a fare
5 dire al compagno che si è insostati e farsi dare corda
6 prendere la corda fuori dal rinvio e farla passare dentro l’anello chiuso (c.a. 50cm)
7 applicare nodo ad otto, inserire moschettone nell’asola ed agganciarlo ad anello di sicurezza imbrago (se non si dispone di moschettone, farsi calare a terra dal rinvio inserito sullo spit della sosta, puoi tornare con tutto il materiale, effettuare la corretta manovra e recuperare il rinvio)
8 scogliere il nodo originario dell’imbrago e far passare ramo corda nell’anello chiuso
9 legare estremità della corda all’imbrago con bulino semplice o altro nodo, sia per ridondanza che per non avere corda tra i piedi mentre si effettua la calata
10 farsi bloccare dal compagno
11 rimuovere la longe e farsi calare
2 abbandono della via
Capiterà prima o poi di abbandonare un monotiro. In questo caso le opzioni per la calata dallo spit sono tre:
1 lasciare il rinvio
2 applicare maglia rapida
3 lasciare il così detto orfanello (uno dei due moschettoni del rinvio)
Beh, se lasciate il rinvio farete la felicità di chi dopo di voi ripeterà la via ed è la soluzione più immediata e ovviamente costosa. La manovra più sicura e meno dispendiosa economicamente è quella della calata su maglia rapida. Qualche climber la disprezza, perché lasciare una maglia rapida rende più problematica la rinviata per chi ripeterà la via dopo di voi e preferisce lasciare il così detto orfanello, cioè uno dei due moschettoni che compongono il rinvio, a voi la scelta.
Le manovre per procedere con la calata su maglia rapida sono le seguenti:
1 da bloccati posizionarsi più “alti” possibile per posizionare la maglia rapida sotto al rinvio e non sopra. Se la posizionate sopra, una volta bloccati farete fatica o non riuscirete a sfilare il rinvio da sotto, schiacciato dal vostro peso
2 fondamentale che la maglia rapida sia posizionata con la ghiera vicino allo spit una volta chiusa, in modo tale che la corda con lo scorrimento in calata non vada a toccare la ghiera con il rischio di farla aprire
3 calata da sosta insicura
Ci auguriamo che non vi capiti mai, tuttavia potrebbe accadervi di completare un monotiro, arrivare in sosta e… trovarla di legno! Trovare cioè una sosta con i due punti di ancoraggio, la catena ed il moschettone, ma in una condizione così compromessa, rovinata dall’usura, intemperie, caduta sassi o altro, che non vi fidate a calarvi. A questo punto avete due opzioni:
1 lasciare in loco materiale vostro con cui allestire una “nuova sosta” di calata
2 calarvi sulla sosta insicura
Nel caso optiate per la seconda scelta, un modo per rendere meno insicura la vostra calata è quello di applicare un nodo autobloccante machard alla corda, ovviamente al ramo che va dalla sosta al compagno assicuratore. Una volta che iniziate a farvi calare dovrete agire sul machard per farlo scorrere e la calata sarà meno comoda del solito, però avrete la consapevolezza che se la sosta dovesse improvvisamente cedere il machard “accorcerà” la lunghezza di corda che c’è tra voi ed il rinvio sotto di voi, facendovi fare una sorta di volo da primo. Non sarà piacevole ma non arriverete a terra, salvo cedimenti della sosta quando siete arrivati all’altezza del primo/secondo spit da terra; se doveste avere anche questa sfortuna l’opzione che vi consigliamo è di farvi esorcizzare da un bravo prete.
A prescindere dalle informazioni sopra fornite è sempre utile rispettare qualche accortezza per evitare brutte sorprese:
a) documentarsi sulle vie che ci si accinge a fare, leggere la guida della falesia o semplicemente chiedere info ai locals sullo stato delle soste
b) in caso di vie non conosciute è utile partire con una longe
c) se non si dispone di una longe, partire con numero di rinvii abbondante per la via che ci si accinge a fare
E’ da intendersi che le indicazioni che abbiamo fornito sono frutto della nostra esperienza personale, sono state sintetizzate e non devono ritenersi esaustive per aver appreso appieno i concetti e la corretta esecuzione delle manovre da cui dipende la vostra vita. Affidarsi ad un istruttore, guida alpina o corso per sviluppare una conoscenza più approfondita e consapevole.
Climb safe