Stai scalando, metro dopo metro ti godi la via. E’ una falesia nuova, in cui non sei mai stato, ti sei documentato, ma è comunque un luogo in cui non hai mai arrampicato e non conosci la storia e lo “stato” di quella falesia al pari dei locals.
Comunque arrivi in catena e… la catena è dell’epoca di Bonatti! E’ la catena più brutta che tu abbia mai visto, con spit vecchi o corrosi, con moschettone difettoso o danneggiato, con spezzoni di corda consumati al posto delle maglie della catena.
E’ un’ipotesi alquanto pessimistica, ma possibile. Non conoscendo il territorio in cui ti trovi è possibile incappare in brutte sorprese se non derivanti da incuria clamorosa, magari anche solo dalla sfortuna per cui la sosta ha subito una caduta sassi che l’ha danneggiata.
In ogni caso, se arrivati in catena ci sono dei fattori che ti fanno temere per la tua sicurezza nel calarvi, hai a disposizione alcune soluzioni:
1 – ti cali dalla sosta, assumendoti il rischio delle possibili conseguenze
2 – posizioni un rinvio su uno dei punti di ancoraggio della sosta (spit), se non compromesso, e ti cali da lì abbandonando il rinvio
3 – se hai una maglia rapida la posizioni su uno dei due spit (sempre se non compromessi) e ti cali da lì abbandonandola.
4 – la sosta in tutte le sue parti è interamente “a rischio”, spit compresi. Inizi la calata e lasci un rinvio sull’ultimo spit. Se l’ultimo rinvio dista dalla sosta 3 metri, l’ipotesi più sciagurata e pessimistica è che la sosta ceda quando sei distante dal terreno 6 metri, nel tal caso arriveresti direttamente a terra (se sei ancora “in alto” di 8 metri, avresti ancora 2 metri di corda prima di arrivare a terra che anche con l’allungamento statico della corda, comunque ti salverebbero da una caduta rovinosa e diretta).
5 – se sei completamente sprovvisto di maglie rapide, rinvii, non puoi calarti da nessun punto della sosta e sei impossibilitato a realizzarne un’altra ma hai con te un cordino di nylon o kevlar hai a disposizione l’ultima soluzione che ti consenta di calarti in sicurezza:
Realizza un nodo autobloccante machard alla corda sul ramo che va dalla sosta al compagno assicuratore. Inizia a farti calare stringendo il machard per consentirne lo scorrimento. Se la sosta dovesse cedere mentre ti stai calando e recuperando i rinvii, il machard accorcerà la lunghezza di corda che c’è tra te ed il rinvio sottostante, facendoti fare una sorta di volo da primo. Per accorciare quanto più possibile il volo che faresti in caso di volo, sopra al primo spit da terra (punto più pericoloso), smoschettona la corda più tardi possibile quando hai il rinvio quasi in pancia.
Nodo Machard
In ogni caso ricordati che per prevenire spiacevoli inconvenienti è importante documentarsi sulle vie che vai a fare, leggi la guida della falesia e chiedi info ai locals sullo stato delle vie.
E’ da intendersi che le indicazioni che abbiamo fornito sono frutto della nostra esperienza personale, sono state sintetizzate e non devono ritenersi esaustive per aver appreso appieno i concetti e la corretta esecuzione delle manovre da cui dipende la tua vita. Affidarsi ad un istruttore, guida alpina o corso per sviluppare una conoscenza più approfondita e consapevole.
Climb safe